Censimento dei fenomeni alluvionali_FloodCat

Come introdotto nella sezione precedente finalizzata a illustrare le attività svolte per il censimento dei fenomeni franosi, la memoria storica degli eventi passati è fondamentale per prevenire i danni di eventi futuri.

L’analisi dei dissesti è per l’appunto uno dei tasselli fondamentali per la costruzione delle cartografie di pericolosità e, quindi, per le analisi di rischio, ma anche per riportare alla mente del cittadino quanto è già successo in epoche e anni precedenti, per non dimenticare.

Per quanto riguarda il nostro territorio regionale, tali informazioni sono contenute nel catasto dei dissesti, che raccoglie oramai 15.000 schede di fenomeni.

A livello nazionale, se per le frane il punto di riferimento è stato il Catalogo del Progetto IFFI per i fenomeni alluvionali gli eventi più gravosi degli ultimi anni stanno confluendo nella piattaforma denominata FloodCat (Flood Catalogue), che svolge le funzioni di Catalogo nazionale degli eventi alluvionali, sviluppata dal Dipartimento nazionale di protezione civile al fine di rispondere ad uno degli adempimenti richiesti dalla Direttiva Alluvioni (Direttiva 2007/60/CE, adottata in data 23 ottobre 2007). Affinché la piattaforma sia resa pubblica e consultabile sarà necessario attendere che le singole regioni terminino la fase di implementazione dei dati di loro competenza. Per comprenderne il funzionamento è stato inserito nel box a fianco il manuale contenente le note per la compilazione del catalogo degli eventi alluvionali mediante FloodCat.

Tale Direttiva fornisce le indicazioni volte alla valutazione e alla gestione dei rischi di alluvioni, con lo scopo (articolo 1) di "Istituire un quadro per la valutazione e la gestione dei rischi di alluvioni volto a ridurre le conseguenze negative per la salute umana, l’ambiente, il patrimonio culturale e le attività economiche connesse con le alluvioni all’interno della Comunità”.

La Direttiva Alluvioni è stata recepita nella legislazione italiana attraverso l’emanazione del d.lgs. 23 febbraio 2010, n. 49 "Attuazione della Direttiva 2007/60/CE relativa alla valutazione e alla gestione dei rischi di alluvioni”.

Al fine di rispondere agli adempimenti, la Valle d’Aosta lavora in seno al Distretto idrografico del fiume Po che coordinata le attività con le Regioni e acquisisce e omogeneizza i dati e le mappature prodotte dalle singole regioni.

In tale contesto il Piano di Gestione del Rischio di Alluvioni (PGRA) del distretto idrografico del fiume Po integra in un unico quadro tutti gli aspetti della gestione del rischio di alluvioni e, specificamente, la prevenzione, la protezione e la preparazione (comprese le previsioni di alluvione e il sistema di allertamento nazionale), tenendo conto delle caratteristiche dei bacini/sottobacini idrografici interessati.