Grigio inizio di novembre - 02.11.2018

Le previsioni per i prossimi giorni descrivono una prevalente attenuazione dei fenomeni, anche se nuove piogge si riproporranno già a partire da sabato pomeriggio.

Si attendeva una perturbazione, si sapeva che avrebbe interessato tutta l’Italia e la Valle d’Aosta, non si poteva però immaginare quanto sarebbe stata complessa e violenta.

Livelli di bassa pressione hanno interessato il bacino del Mediterraneo, inoltrandosi fino al Piemonte e determinando il rinforzo dei fenomeni e dei venti che ovunque hanno sorpreso per la loro forza.

Pioggia, neve, mareggiate hanno interessato la nazione da Nord a Sud, senza distinzione; a Roma ha fatto notizia anche la grandine. Il vento, soprattutto è stato protagonista funesto di una settimana che per danni e per vittime provocati, forse, passerà alla storia: le immagini di innumerevoli alberi alzati e spezzati popolano i siti web e le cronache dei giorni scorsi, insieme a video di moto rovesciate e di persone trascinate.

Mentre la Protezione Civile Centrale (con base di coordinamento nazionale a Roma) è stata attivata ai massimi livelli (rosso) su regioni come Veneto, Trentino Alto Adige Friuli, Lombardia e Liguria e resta mobilitata anche per oggi con moltissime allerte arancioni in diverse zone d’Italia, in Valle d’Aosta è stato possibile mantenersi a livelli di criticità ordinari con allerte gialle in tutte le zone della regione.

Le montagne hanno difeso la nostra regione. Protetta dagli effetti più dirompenti della perturbazione grazie alla sua particolare conformazione fisica e grazie alle nevicate in quota, essa però non è rimasta indenne a fronte degli importanti, sebbene non ancora preoccupanti, quantitativi di acqua caduta dall’inizio dell’evento, sabato scorso, nè dalla forza dell’aria in movimento che anche nella nostra regione ha soffiato con raffiche da record (150 km/h a Saint-Denis). Moltissimi gli alberi staccati dal suolo che hanno invaso strade in diverse zone della valle.

Tutti i valori idraulici sono rimasti sotto le soglie, ma hanno provocato smottamenti, colate, cadute massi. Su tutta la regione sono già caduti mediamente 150-200 mm di pioggia, che confermano la probabilità che il 2018 ottenga il record come anno più piovoso dell’ultimo trentennio. Nella zona sud orientale, addirittura, sono stati raggiunti picchi di precipitazione notevoli con Lillianes che ha toccato i 440 mm da sabato ad oggi.

Tirato un primo bilancio della situazione, sarebbe certamente un sollievo poter contare su un aumento della pressione e sul ritorno del sole e invece il bollettino descrive un lieve miglioramento del tempo, parla di qualche pioggia sparsa e debole, addirittura di qualche breve schiarita, ma nell’insieme annuncia la persistenza della perturbazione con nuove piogge moderate già da sabato sera e sino a martedì prossimo.

Per monitorare l'evoluzione delle condizioni atmosferiche si rinnova il consiglio di mantenere uno sguardo sui bollettini meteo e di criticità emessi quotidianamente dal Centro Funzionale regionale in modo da scegliere al meglio riguardo a come sfruttare il ponte di Ognissanti: talvolta forse un po' di riposo è già una bella vacanza, no?!