Page 38 - Impatti dei cambiamenti climatici sul regime idrologico della Valle d'Aosta
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Allegato 1: Descrizione scenari climatici e modelli utilizzati





            Come input per la modellistica idrologica sono state utilizzate le proiezioni climatiche prodotte dal modello
            RCA4 (Rossby Centre regional atmospheric model) come Regional Climate Model (RCM) innestato in EC-
            EARTH (https://www.ec-earth.org/) come Global Circulation Model (GCM). Questa scelta è stata dettata dal
            fatto che, tra le decine di configurazioni dei modelli climatici disponibili, la coppia EC-EARTH + RCA4

            risponde  ai requisiti richiesti in termini di risoluzione e completezza delle configurazioni. La risoluzione spa-

            ziale delle simulazioni di RCA4 è infatti di 0.11° (circa 12 km), con una risoluzione temporale di 3 ore (tranne
            per l’umidità relativa dell’aria che è di 6 ore). L’accoppiamento tra modellistica climatica e idrologica permette
            di valutare l’impatto dei trend su precipitazione e temperatura sul ciclo idrologico.

                Si noti invece che, per le analisi statistiche sulle sole variabili meteorologiche, è stato utilizzato l’intero
            data base di CORDEX, come riadattato da esperienze di ricerca Svizzere (CH2018). Il data base completo di
            CORDEX comprende anche l’evoluzione a passo giornaliero di variabili meteo non direttamente utilizzabili
            nella modellistica idrologica scelta (es. temperatura media giornaliera).  Le simulazioni climatiche utilizzate
            come input per la modellistica idrologica riproducono mediamente i trend osservati dall’ensemble.


            CH2018

            Gli scenari climatici CH2018 (CH2018) sono basati sugli scenari EURO-CORDEX che combinano modelli
            climatici globali (GCM) e regionali (RCM). In particolare CH2018 contiene 68 simulazioni EURO-CORDEX:
            12 per lo scenario RCP2.6, 25 per RCP4.5 e 31 per RCP8.5. I prodotti CH2018 utilizzati in questo report
            (DAILY-LOCAL) consistono in serie giornaliere, dal 1981 al 2099, di 5 variabili: temperatura media minima
            e massima, precipitazione giornaliera e umidità relativa. I dati sono disponibili a livello di 86 stazioni della
            rete MeteoSuisse. Tra queste ne sono state scelte 11 usando il criterio degli analoghi climatici (Dahinden et
            al. 2017). E’ stato calcolato un indice di similarità per temperatura e precipitazione tra ogni stazione della rete
            MeteoSuisse e le stazioni della rete regionale nel periodo 2000-2019 e sono state selezionate le stazioni con le
            caratteristiche più simili a quelle regionali.



            Simulazioni climatiche CORDEX e modello idrologico Continuum


            Gli ingredienti fondamentali per caratterizzare quantitativamente possibili evoluzioni future del regime idro-
            logico in Valle d’Aosta sono: (i) scenari di evoluzione, per l’area di interesse, delle variabili micro-meteorolo-
            giche più rilevanti in termini di risorsa idrica, tra cui, in primis, precipitazione e temperatura dell’aria; (ii) un
            modello idrologico sviluppato per il territorio regionale, e quindi in grado di valutare la risposta delle grandez-
            ze idrologiche di maggior interesse in Valle d’Aosta agli scenari meteorologici di cui sopra. Alcune di queste
            grandezze di interesse sono l’accumulo nevoso in quota, la variazione dello spessore dei ghiacciai e la portata
            nei più importanti corsi d’acqua della Regione.

                Come detto all’inizio di questo Allegato, gli scenari meteorologici futuri qui utilizzati sono stati ottenuti
            tramite l’iniziativa internazionale CORDEX, selezionando, tra i vari prodotti disponibili, le simulazioni del
            modello regionale RCA4 accoppiato con il modello globale EC-EARTH. Si sottolinea che la risoluzione spa-
            ziale di tali scenari meteorologici è di 12 km: i risultati delle analisi presentate in questo report sono quindi
            interpretabili a partire da tale scala, mentre valutazioni su scale spaziali più fini sarebbero molto incerte e non

                      METEO
            robuste.











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