Page 37 - Impatti dei cambiamenti climatici sul regime idrologico della Valle d'Aosta
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8. CONCLUSIONI
Questo report presenta una sintesi degli scenari di cambiamento climatico attesi per la Regione ed una prima
analisi degli impatti sul ciclo idrologico (nelle sue varie componenti: temperature, precipitazioni, neve, spes-
sore ghiacciai, portate nei corsi d’acqua, fabbisogni idrici). Trattando in modo complementare il tema della
risorsa idrica nivale e glaciale, i regimi idrologici e i rischi di piena e di siccità, rappresenta un primo quadro
di conoscenze funzionale alla valutazione della disponibilità idrica futura regionale.
Un condensato delle principali risultanze dello studio è stato riportato nelle premesse.
I risultati forniscono inoltre un’ulteriore prospettiva dalla quale inquadrare l’azione pianificatoria dell’am-
ministrazione regionale (e.g. Piano di sviluppo sostenibile, Piano di adattamento ai cambiamenti climatici,
Piano Energetico Ambientale Regionale, Piano di Tutela delle Acque, Piano di Sviluppo Rurale, ...) che ri-
chiede un approccio trasversale, multidisciplinare e che tenga conto dei cambiamenti climatici come forzante
sistemica dell’evoluzione futura delle risorse naturali e dei settori socio-economici della Regione.
Ancora molti saranno gli aspetti da approfondire nel futuro, tra cui si possono menzionare:
• stima della disponibilità idrica attuale e futura che tenga conto in modo congiunto della disponibilità
naturale e degli usi (umano, idroelettrico, irriguo, industriale, …);
• affinamento della catena modellistica: utilizzo integrato di diverse catene modellistiche per una miglio-
re stima in termini probabilistici dei cambiamenti del clima e del ciclo idrologico (es. CMIP6);
• approfondimenti a livello di singoli bacini o unità territoriali (comuni, insiemi di comuni, comunità
montane) dell’evoluzione dei regimi idrologici, della disponibilità idrica e del rischio idrologico;
• analisi conoscitive e studi di fattibilità relativi alla realizzazione di nuovi bacini di stoccaggio;
• analisi distribuita dell’evoluzione del fabbisogno irriguo basato su stime più precise del bilancio idrico
estivo;
• quantificazione e stima dell’evoluzione futura delle risorse idriche attualmente non considerate nel
report: ambienti periglaciali, acque sotterranee, …;
• analisi sull’impatto dei cambiamenti climatici sulla temperatura dei corpi idrici e sui relativi impatti
sugli ecosistemi;
• valutazione della mobilizzazione di nutrienti e sedimenti e del relativo trasporto a valle a seguito della
fusione dei ghiacciai e della degradazione del permafrost;
• interazione con altri settori al fine di considerare anche le costruende strategie di adattamento nella
rivisitazione degli scenari di cambiamento per valutare anche quantitativamente la mitigazione degli
impatti in relazione alle varie misure ipotizzate.
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