Page 15 - Impatti dei cambiamenti climatici sul regime idrologico della Valle d'Aosta
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approfondito trattamento di indici di eventi estremi legati alla temperatura.










































            Fig. 2.4. Aumento del numero di giorni di caldo estremo (temperatura massima giornaliera > 32°C) in fondo valle. Il colore delle
            barre rappresenta i diversi scenari di emissione (RCP2.6, 4.5 e 8.5). L’altezza delle barre rappresenta la variabilità dei diversi mo-
            delli climatici (10° e 90° percentile). La linea orizzontale nera al centro di ogni barra indica la mediana dei modelli. La linea nera
            tratteggiata indica il valore di riferimento medio nel periodo 1980-2010. Fonte: Rapport Climat 2019, CH2018 Project Team (2018).



            Precipitazioni

            Per quanto riguarda le precipitazioni, i modelli sono più incerti e molto variabili. Per tutti i periodi di
            riferimento considerati (2035, 2050 e 2050) la variabilità introdotta dagli scenari di emissione è simile
            all’incertezza dei differenti modelli considerati. Le barre riportate in figura 2.5 si trovano sia sopra che
            sotto lo zero, indicando che, per ogni periodo e stagione considerati, esistono realizzazioni modellisti-
            che che prevedono aumenti o diminuzioni delle precipitazioni.

                Considerando la precipitazione totale annua si attende, al 2035, una variazione del +4.9% (-1.2%/+7.7%)
            secondo RCP2.6 e del +2.3% (-0.4%+6.0%) secondo RCP8.5, rispetto al periodo 1980-2010. A metà secolo si
            stima una variazione del +4.9% (+0.5%/+6.6%) e del +1.9% (-1.46%/+6.8%) secondo rispettivamente RCP2.6

            e RCP8.5. A fine secolo è attesa una variazione del +2.72% (+0.5%/+6.8%, RCP2.6) e del +0.1% (-5%/+10%,
            RCP8.5). In sintesi la quantità totale di precipitazione annuale non cambierà in modo importante (+2%/+5%)
            rispetto al periodo 1980-2010. E’ però attesa  una variazione della distribuzione stagionale. Già entro il 2035
            è previsto i) un aumento delle precipitazioni invernali (+16%/+21%) e ii) un aumento più contenuto delle pre-
            cipitazioni primaverili ed autunnali (+5%/+12%). Al 2050 si stima un aumento del +17%/+18% delle precipi-
            tazioni invernali e del +6%/+9% di quelle autunnali e primaverili. Lo scenario RCP8.5 prevede una riduzione
            delle precipitazioni estive del -3% ma sempre con una grande incertezza: -50%/+15%.











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