Sun and wind, after snow, for friday (ita) - 14.03.2019

Inizio grigio, ventoso e in parte nevoso per il venerdì valdostano dedicato alla sensibilizzazione sugli effetti dei cambiamenti climatici.

(ita)

È già evidente che la Valle d’Aosta è attraversata da un fronte umido, prima freddo e ora più tiepido, in arrivo da nord.

Il copione in corso da ieri pomeriggio è in buona parte simile a quello degli altri eventi, pochi a dire il vero, che hanno caratterizzato l’inverno passato: la perturbazione scendendo da nord incontra l’ostacolo delle Alpi e faticando a entrare pienamente in valle, lascia cadere sui versanti francesi e svizzeri, già in allerta per questo, la maggior parte dei quantitativi di neve di cui è carica, interessando soltanto in parte i territori valdostani, soprattutto quelli posti sulla dorsale nord-ovest . 

Proprio in seguito a questo scenario, il bollettino di allerta e il bollettino neve e valanghe regionali evidenziano criticità per la zona D con pericolo per valanghe alto.

Spinta e sostenuta da un vento piuttosto forte, che soffia deciso in quota e scende rapido fin nella valle centrale e nelle valli laterali, la stessa perturbazione mantiene i cieli grigi per quasi tutta la mattina, ma cede il passo a una progressiva schiarita con il procedere delle ore e a partire dalla bassa valle.

Se, anche in questo anticipo di week end, la neve e la pioggia faranno quindi fatica a oltrepassare il confine e ad entrare pienamente in Valle, cosa che accadrebbe invece se la stessa aria umida partisse dal Mediterraneo e salisse verso nord-ovest, non trova ostacoli, in questo venerdì, la pacifica protesta di Greta Thunberg, la giovanissima svedese che da agosto dell’anno scorso ha avviato uno sciopero per sensibilizzare i politici riguardo al sempre più sentito e pressante tema dei cambiamenti climatici.

Come nel resto d’Europa in cui si conta l’adesione di poco meno di un centinaio di Paesi e di oltre 1.000 città, così anche in Valle d’Aosta, oggi, i giovani di alcune scuole si uniscono al tam tam internazionale e scendono in piazza per aderire al "Friday for future” e per unirsi al grido di "chiediamo un futuro” ai nostri grandi, ai governanti perché assumano impegni seri per la salvaguardia del nostro pianeta minacciato dal riscaldamento globale.

Temperature piuttosto miti rendono la sfilata degli studenti non troppo impegnativa.

Intanto, noncurante delle vicende umane, o forse grato ai giovani che si adoperano perché qualcuno provveda a rimettere equilibrio su una Terra sempre più "squilibrata", un sole alto e caldo si prepara a splendere per il week end, sostenuto da una bella, quanto breve, rimonta anticiclonica: dopo un sabato dai toni pienamente primaverili, nuovi impulsi perturbati interverranno a guastare il tempo (già dal pomeriggio di domenica)... anche se per poco!

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(ita)