L’indice di Winkler
L’indice di Winkler è comunemente applicato nelle caratterizzazioni bioclimatiche dei territori viticoli e, sebbene poco correlato con le caratteristiche fisiologiche della vite, permette una grossolana identificazione delle aree coltivabili, nonché delle scelte varietali più opportune sotto il profilo della precocità di maturazione.
L’indice di Winkler è quindi calcolato nel periodo vegetativo della vite, dal 1° aprile al 31 ottobre (emisfero Nord): consiste in una somma termica (base 10 °C), ovvero per ogni giorno si determinano delle unità termiche utili alla crescita della vite come differenza tra la temperatura media giornaliera e 10°C, dato quest’ultimo che rappresenta lo zero termico vegetativo per la coltura.
Identifica 5 zone con livelli progressivamente crescenti: dalla Zona 1(< 1390, es. Geisenheim) a Zona 5(>2220, es. Palermo).
L’indice eliotermico di Huglin
L’indice eliotermico di Huglin è calcolato, nel periodo compreso tra il 1 aprile ed il 30 settembre, sempre come somma termica (base 10 °C), corretta con un coefficiente latitudinale che tiene conto della lunghezza del giorno. Oltre alle temperature medie, vengono prese in considerazione le temperature massime giornaliere, cosa che rende l’indice di Huglin più adatto a caratterizzare zone viticole con elevata escursione termica, dove le sole temperature medie tendono a sottostimare il contributo delle elevate temperature diurne alla fotosintesi.
Insieme all’indice di siccità ed all’indice di freschezza della notte, determina la classificazione climatica multicriteriale (MCCS).
Etp
L’indice ETP (Evapotraspirazione potenziale) indica l’ipotetica evapotraspirazione di una coltura erbacea 'standard' in attiva crescita e non limitata da stress idrico. Qui è calcolata dai dati meteorologici disponibili con la formula proposta dalla FAO (equazione di Penman-Monteith) e rappresentato unitamente al dato di precipitazione registrato in stazione, sia in forma grafica che tabellare.
La ETP può essere utile nella stima delle necessità idriche delle colture in assenza di informazioni dirette circa il loro effettivo stato idrico (come ad esempio il loro potenziale idrico). Naturalmente la determinazione dei fabbisogni idrici dovrà tenere conto della specie coltivata, della fase di sviluppo nel quale questa si trova, delle specifiche condizioni di coltura. Gli effettivi apporti idrici, saranno calcolati considerando anche l'efficienza del sistema di irrigazione utilizzato. Infine, vale la pena sottolineare che non necessariamente le precipitazioni registrate dalla stazione meteo (e utilizzate nel calcolo dei fabbisogni idrici) si traducono in uguali quantitativi di acqua immagazzinata al suolo (basti pensare al caso di violenti temporali su forti pendenze).
Somma termica per il controllo della carpocapsa
(Cydia pomonella o verme delle mele/pere)
I grafici presenti in questa pagina ci aiutano ad individuare il momento migliore per intervenire contro questo parassita, utilizzando al momento giusto il prodotto corretto. Questo sistema di controllo dello stadio biologico dell’insetto è rappresentato dal calcolo della somma termica (sommatoria delle temperature medie giornaliere eccedenti i 10°C); facendo riferimento alla temperatura media giornaliera, a partire dal mese di gennaio si effettua la somma dei gradi giorno (GDD) che superano i 10°C. Quando questa somma raggiunge i 100 GDD (tra metà e fine aprile) si ha l’inizio del volo della prima generazione (momento entro il quale bisogna aver applicato i diffusori per la confusione sessuale); intorno ai 200 GDD solitamente inizia la fase di ovideposizione. Trai i 600-700 GDD inizia il volo della seconda generazione.
La lotta insetticida in funzione della somma termica prevede la possibilità di eseguire la lotta precoce, posizionando un prodotto ovicida a 150-160 GDD. Se si effettua la lotta tardiva, si interviene con un prodotto larvicida a 200-250 GDD. Il trattamento nei confronti della seconda generazione dell’insetto si situa attorno ai 650-700 GDD.
In Valle d’Aosta l’avviso territoriale per la lotta alla carpocapsa è diramato seguendo l’andamento della curva delle somme termiche e integrato dai dati di cattura desunti dal controllo delle trappole a feromoni (visita la pagina degli avvisi »).